Ecografia della coscia è un esame diagnostico radiologico , principalmente viene eseguito per patologie muscolo tendinee della coscia del nostro organismo. Ecografia della coscia è l’esame gold standard per le lesioni del quadricipite femorale del tricipite femorale e per gli stiramenti dei muscoli inguinali.
Di solito l’esame viene eseguito nei casi di algia resistente a terapia , dopo che il paziente si sia sottoposto ad indagini di primo livello come la radiografia del femore e dell’anca.
Come viene eseguita l’esame Ecografia coscia ?
Principalmente l’esame viene eseguito sia in casi di urgenza e quindi dopo un trauma diretto sulla coscia o dopo un trauma muscolare come uno stiramento del muscolo , a volte può essere eseguito anche per traumi più importanti come incidenti stradali e lesioni muscolari da oggetti contundenti. Il medico ortopedico talvolta può consigliare un ecografia della coscia quando si suppone ci sia versamento liquido intramuscolare , tale versamento si verifica quando c’e una sollecitazione eccessiva dei muscoli della coscia , tale eventi si verificano soprattutto nei pazienti che praticano sport come( calcio,tennis, atletica, pallavolo, rugby, basket, ecc).
Ecografia della coscia muscolo tendinea è una tecnica di diagnosi medica che si basa sulla rilevazione degli echi prodotti da onde ultrasonore nell’attraversare i muscoli e i tendini, gli echi prodotti dalle sonde ecografiche , rimbalzano nei tessuti muscolari della coscia e tornano indietro producendo immagini in una scala di grigi tra il bianco ed il nero.
Analogamente a un sonar di un sottomarino, utilizzando una sonda dedicata ad alta frequenza (lineare) è in grado di esplorare i tessuti alla ricerca patologie muscolo tendinee.
Ecografia della coscia viene eseguita in posizione supina o prona dipende da muscolo che si vuole studiare , il paziente viene accolto in sala ecografica dal medico radiologo o uno specialista come (ortopedico,fisiatra, reumatologo). Il paziente deve svestire la parte in esame e restare immobile per tutta la durata dell’esame.
Quali patologie si possono diagnosticare con ecografia della coscia ?
Esistono 4 tipi di lesioni muscolo-scheletriche:
- Strappo muscolare che si verifica quando le fibre muscolari non sono in grado di far fronte alle sollecitazioni poste loro dall’esercizio e abbiamo un distaccamento totale delle fibre tra loro.
- Contusione muscolare, è un colpo traumatico, un livido profondo sulla parte anteriore, laterale o mediale della coscia, il paziente riesce a definire con esattezza l’evento scatenante.
- Crampo muscolare, ovvero contrazione muscolare improvvisa e involontaria con associato un accorciamento eccessivo.
- Stiramento muscolare, quando le fibre muscolari vengono messe in tensione oltre il loro livello fisiologico, ma senza interruzione.
Quello che sappiamo è che gli studi in letteratura non rivelano un grande consenso quando si tratta di classificare le lesioni muscolari, nonostante la loro importanza clinica. Tuttavia, il fattore più importante per differenziare, è il meccanismo del trauma. Le lesioni muscolari possono quindi essere generalmente classificate come lesioni traumatiche (acute) o da uso eccessivo (croniche).
Le lesioni acute sono solitamente il risultato di un singolo evento traumatico e provocano un macro-trauma al muscolo studiato con ecografia della coscia . Esiste un evidente legame tra la causa e i sintomi evidenti. Si verificano principalmente negli sport di contatto come il rugby, il calcio e il basket a causa della loro natura dinamica e ad alta collisione. Le lesioni da uso eccessivo studiate con ecografia muscolare, o lesioni croniche sono più lievi e derivano da microtraumi ripetuti al muscolo. La diagnosi è più impegnativa poiché esiste un legame meno evidente tra la causa della lesione e i sintomi il medico dopo l’ecografia della coscia deve valutare anche la clinica del paziente per fare una diagnosi appropriata.
Meccanismo di lesione
Per quanto riguarda il meccanismo di lesione per il muscolo quadricipite, vengono riconosciuti 3 cause :
- Improvvisa decelerazione della gamba (ad es. Calciare).
- Violenta contrazione del quadricipite (sprint).
- Rapida decelerazione del muscolo contratto (mediante un rapido cambio di direzione).
In base alla gravità della lesione, ecografia della coscia può far classificare la lesione in tre gradi differenti per la loro gravità:
1 laddove la lesione è lieve fino a grado 3 dove c’è lesione completa del muscolo.
Nelle lesioni di grado 1:
- solitamente, il paziente avverte una fitta dolorosa al quadricipite ma non tale da far interrompere l’allenamento. Viene riferita come una sensazione generale di oppressione che limita alcune attività. Finito l’allenamento o la partita l’atleta potrebbe avvertire fastidio anche nel cammino, facendo risultare la corsa, nelle ore successive, difficile e impacciata. È improbabile che sia presente gonfiore mentre si può notare clinicamente un’area di spasmo attorno alla lesione. I tempi di recupero variano tra i 7 e i 15 giorni. Ecografia della coscia può evidenziare una falda liquida intramuscolare.
Nelle lesioni di grado 2
- invece l’atleta avverte un dolore acuto e improvviso durante la corsa, il salto o il calcio, tale da non essere in grado di continuare a giocare. Il dolore renderà difficile la deambulazione e si potranno notare perfino gonfiore o dei lievi lividi sul sito di lesione. In questi casi, far eseguire una contrazione contro-resistenza del muscolo infortunato, causerà sensazione di moderato dolore all’atleta, con incapacità di flettere completamente il ginocchio. I tempi per il rientro in campo vanno dai 15 ai 30 giorni. Ecografia della coscia in questo caso evidenzia un edema compatto intramuscolare.
Nella situazione più severa, ovvero nel grado 3,
- i sintomi consistono in un forte dolore improvviso nella parte anteriore della coscia, il paziente non sarà in grado di camminare senza l’ausilio delle stampelle o comunque sostegno esterno, il gonfiore apparirà immediatamente così come la comparsa di ematomi significativi entro le 24 ore successivi l’infortunio. In questi pazienti una semplice contrazione isometrica sarà in grado di riprodurre fortemente il sintomo. Nelle lesioni di grado 3, il paziente dovrà probabilmente astenersi dall’attività sportiva per almeno 9-12 settimane, dove sarà opportuno intraprendere un programma riabilitativo per la ripresa dei gesti funzionali e specifici. Ecografia della coscia in questo caso evidenzia un versamento importante intra ed extra muscolare con interessamento delle fasce muscolari. Talvolta il medico può eseguire anche una valutazione dei vasi arteriosi e venosi per escludere lesioni vascolari.
Talvolta l’ecografia della coscia non è sufficiente per determinare una lesione a carico delle strutture muscolari e tendine e quindi si deve integrare l’esame con:
Altre patologie che possono essere diagnosticate con ecografia della coscia ?
- Ispessimenti,
- Liquido infiammatorio;
- Ematomi;
- Stiramenti;
- Lesioni;
- Neoformazioni;
- Cisti;
- Lipomi;
- Neurinomi;
- Corpi estranei;
- Lesioni vascolari;
Quanto dura l’esame ecografia della coscia ?
L’esame ecografia della coscia può avere un tempo massimo di esecuzione di 30 minuti e un tempo minimo di 10 minuti,
Quanto costa Ecografia della coscia ?
il costo minimo per un’ecografia della coscia muscolo tendinea può oscillare tra un minimo di 50 euro ed un massimo di 12o euro in regime solvente.
Bibliografia
“Trattato Diagnostica per immagini nella patologia muscolo Scheletrica”
Edizione 2005 Carlo Faletti Carlo Masciocchi.
“Un approccio pratico alla diagnostica per immagini del sistema muscolo scheletrico” Edizione 2016 Autori:Greenspan – Beltran .
“Compendio di imaging muscolo scheletrico” Edizione 2019 Berquis