Prurito alla lingua è una sintomatologia molto frequente soprattutto nei giovani, i fattori scatenanti del prurito alla lingua possono essere sia di natura intracorporea che extracorporea.
I fattori intra-corporei possono essere associati ad un infiammazione temporanea del cavo orale e quindi causare prurito alla lingua, oppure una reazione allergica ad alimenti e ad alcol.
I fattori extra-corporei possono essere legati alla temperatura dell’ambiente esterno, gli ambienti molto umidi favoriscono il prurito alla lingua.
Un altro fattore esterno può essere il cattivo igiene orale.
I fattori che scaturiscono il prurito alla lingua possono essere legati a patologie importanti del cavo orale superiore come ad esempio:
Candidosi orale
- La candidosi orale è una infezione che viene causata da un fungo e che si caratterizza dalla comparsa di grandi macchie bianche sulla lingua. Questa patologia è presente spesso nei bambini molto piccoli che si nutrono bevendo il latte materno o negli anziani che portano protesi mobili. Inoltre, si può presentare anche in soggetti che abbiano un abbassamento delle difese immunitarie o che soffrano di malattie come Hiv, diabete o cancro.
Leucoplachia
- La leucoplachia, in medicina chiamata anche glossite migrante, è una patologia che colpisce soprattutto chi fa abuso di alcol, ma può essere causata anche dal fumo. Essa si manifesta con placche bianche sulla lingua, che spesso si estendono anche alla mucosa di guancia e palato e provoca particolare fastidio in quanto capace di alterare la percezione del gusto.
Sindrome di Lichen Planus Orale
- La sindrome Lichen Planus Orale provoca linee bianche sulla lingua ed è il sintomo di una cattiva alimentazione o del consumo eccessivo di tabacco, può causare prurito alla lingua.
Lingua a carta geografica
- La lingua a carta geografica è una malattia che provoca sulla lingua la formazione di macchie rossastre, molto sgradevoli alla vista e provoca molto prurito alla lingua.
Scarlattina
- colpisce con gli stessi sintomi anche la lingua. La lingua, in questo caso, assume un colorito rosso molto acceso che ricorda il colore di una fragola. Interessa soprattutto i bambini nella fascia d’età tra i 2 e i 5 anni.
Si ricorda che per stabilire se è effettivamente presente un’infezione o un disturbo di questo tipo è indispensabile rivolgersi al proprio medico. È consigliato prenotare una visita per ottenere la diagnosi corretta e tutte le indicazioni utili per eventuali trattamenti e per stabilire quale sia la terapia migliore per prurito alla lingua.
Rimedi per prurito alla lingua
- assunzione di vitamine
- integratori di acido folico
- corretta igiene orale
- collutorio alla clorexidina
- corretta alimentazione
- spazzolino a setole morbide
Quelli sopraelencati sono invece i rimedi per prurito alla lingua che si applicano nella maggior parte dei casi. Solo in alcune circostanze e per rimediare agli effetti di determinate patologie il dentista potrebbe prescrivere una comune cura a base di antibiotici e farmaci specifici.
Il problema della lingua dolorante può risultare infatti davvero invalidante: le ulcere provocano un immediato dolore al contatto con sostanze come alimenti e bevande e rendono difficile il normale svolgimento della vita quotidiana.
Un rimedio molto utile può consistere nell’utilizzo di collutori specifici per attenuare il dolore e agevolare la guarigione. I collutori a base di clorexidina, per esempio, creano una barriera che protegge la bocca dagli agenti esterni; durante il trattamento, dovrete effettuare degli sciacqui lontano dai pasti e dalla pulizia quotidiana (almeno 30 minuti dopo) in quanto alcuni dentifrici possono alterarne l’azione battericida.
I collutori alla clorexidina efficaci contro le infezioni possono contenere diverse percentuali del principio attivo e questo determinerà il loro utilizzo. Vediamo come:
- Concentrazione di clorexidina dallo 0,05% allo 0,12%. In questo caso, gli sciacqui devono durare non più di 50/60 secondi: il principio attivo, in questo arco di tempo, svolge un’azione battericida e viene assorbito dai tessuti molli che lo rilasciano lentamente anche nelle successive 8-12 ore successive permettendo un’azione disinfettante e batteriostatica continua.
- Concentrazione di clorexidina dello 0,20%. I collutori con questa quantità di clorexidina devono essere tenuti in bocca per minor tempo: gli sciacqui dovranno durare al massimo 30 secondi.
Ricordate sempre che il collutorio per afte deve essere usato per un periodo di tempo limitato, della durata massima di 3 settimane, in quanto può causare danni allo smalto dentale. Gli sciacqui non vanno ripetuti più di 2 volte al giorno, generalmente la mattina e la sera.
In caso di infiammazione e prurito alla lingua, le afte potrebbero peggiorare se si sta usando uno spazzolino dalle setole dure. Uno spazzolamento aggressivo potrebbe infatti peggiorare la situazione. Consigliamo dunque uno spazzolino dalle setole morbide, efficace nel rimuovere la placca ma delicato con denti e gengive.
Inoltre è consigliato usare sempre anche il filo interdentale e lo scovolino, ma cercate di assicurare a tutti i vostri strumenti la massima igiene: risciacquateli e fateli asciugare bene prima di riporli, per evitare la proliferazione dei batteri.
Durante il periodo in cui la lingua è coperta da afte, evitate di mangiare cibi troppo piccanti o troppo caldi, che potrebbero peggiorare la situazione e farvi avvertire ancora più dolore. Eliminate dalla dieta anche i cibi speziati, e alcuni frutti particolarmente acidi come l’ananas, le fragole, le arance, i pompelmi e i kiwi. Cercate di evitare anche noci e patatine fritte.
Per rimediare ad una lingua infiammata, cercate anche di bere molta acqua e fatelo anche come azione preventiva, al fine di mantenere una costante idratazione che aiuta la mucosa a restare in salute.
Nei casi più gravi è utile anche prendersi alcuni giorni di riposo, limitando lo stress e mettendo in pratica tutte le terapie e le azioni consigliate dal medico. Un’igiene orale accurata è sempre la migliore premessa di una bocca sana.
Bibliografia
Titolo Autore Anno
Patologie Orali correlazioni clinico patologiche Joseph A. 2018
Manuale di Patologia e Medicina orale Giuseppe F. 2006
Autori
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