La risonanza magnetica dell’ipofisi con mdc è un esame medico radiologico eseguito per valutare le patologie della ghiandola ipofisaria e della sella turcica.
La maggior parte dei pazienti che si sottopongono a tale indagine radiologica, di solito, hanno preventivamente eseguito delle analisi di laboratorio per i dosaggi ormonali, in particolare, della prolattina e dell’ormone della crescita; un’ alterazione di questi ormoni, può essere un campanello di allarme di alcune patologie ipofisarie e giustificare un approfondimento diagnostico mediante la risonanza magnetica.
Statisticamente, la maggior parte dei pazienti che si sottopone alla risonanza magnetica dell’ ipofisi con e senza mdc è di sesso femminile ed in età fertile.
Cenni anatomici dell’ipofisi e della turcica
L’ Ipofisi è una ghiandola che si trova nell’encefalo, alloggiata nella sella turcica, ed è composta anatomicamente e funzionalmente da due Lobi.
- Lobo Anteriore o Adenoipofisi, che produce 6 ormoni:
- Ormone della crescita;
- Ormone luteotropo;
- Ormone follicolo stimolante;
- Ormone tireotropo;
- Ormone melanotropo;
- Prolattina.
- Lobo Posteriore Neuroipofisi, che riceve dall’ipotalamo 2 ormoni:
- L’ossitocina;
- Vasopressina;
La sella turcica è una nicchia ossea, costituita da diverse componenti ossee del cranio, ha una forma semilunare e funge da culla alla ghiandola ipofisaria.
Perché sottoporsi ad una risonanza magnetica dell’ipofisi con mezzo di contrasto?
La risonanza magnetica dell’ipofisi con mdc è un esame che viene prescritto per lo studio delle diverse patologie che possono affliggere il nostro organismo e il sistema neuroendocrino. La maggior parte dei pazienti mostrano sintomi legati a scompensi ormonali che possono indicare la presenza di alterazioni anatomiche e funzionali dell’ipofisi. Tali sintomi possono essere:
- Riduzione del campo visivo;
- Infertilità;
- Secrezione dai capezzoli;
- Galattorrea;
- Oligomenorrea;
- Diminuzione della massa muscolare;
- Riduzione della quantità di peli.
Quali patologie si possono diagnosticare con una risonanza magnetica dell’ ipofisi ?
La risonanza magnetica permette di diagnosticare svariate sindromi a carico della ghiandola ipofisaria, tra cui:
1.Sindrome disendocrine adenoipofisarie
- Iperpituarismi, cioè un’ eccessiva produzione di ormoni adenoipofisari.
- Adenomi ipofisari;
- Iperplasia ipofisaria;
- Amartoma tuber cinereum.
- Ipopituitarismi, cioè una riduzione della produzione degli ormoni adenoipofisari.
- Aplasia e ipoplasia ipofisaria;
- Neuroipofisi ectopica;
- Apoplessia;
- Ascesso ipofisario;
- Emocromatosi ipofisaria;
- Metastasi ipofisarie.
2. Sindrome disendocrine neuroipofisarie
- Diabete insipido centrale idiopatico;
- Diabete insipido centrale da:
- Istiocitosi X;
- Neurosarcoidosi;
- Ipofisite Linfocitica;
- Pitucitoma o Coristoma;
- Germinoma.
3.Sindrome chiasmatica.
- Cisti della tasca di rathke;
- Craniofaringioma;
- Meningioma soprasellare;
- Aneurisma soprasellare.
4.Sindrome del seno cavernoso
- Meningioma del seno cavernoso;
- Aneurisma del sifone carotideo;
- Fistole carotido-cavernose;
- Neurinomi dei nervi oculomotori e del trigemino;
- Sindrome Tolosa Hunt.
5.Sindrome della sella vuota
- Sella vuota primaria;
- Sella vuota secondaria;
Come viene eseguita una risonanza magnetica dell’ipofisi con e senza mezzo di contrasto?
La Risonanza Magnetica ipofisi viene eseguita, di solito, attraverso un’apparecchiatura “chiusa” ad alto campo costituita da un grande tubo cilindrico circondato da un magnete circolare. Raramente è possibile eseguire questo esame attraverso apparecchiature a basso campo, “aperte” ai lati; quest’ultima tipologia è particolarmente indicata per soggetti che soffrono di claustrofobia.
In relazione alla tipologia di apparecchiatura utilizzate, ai software in dotazione delle apparecchiature, al quesito clinico, alle dimensioni del paziente le immagini prodotte della zona esaminata, potranno essere più o meno dettagliate.
Il paziente verrà invitato a sdraiarsi su un tavolo mobile che scivolerà dentro l’apparecchiatura al centro del magnete. La testa verrà alloggiata all’interno di un caschetto.
L’apparecchiatura è molto rumorosa quindi il tecnico fornirà dei tappi per le orecchie, per attenuare il frastuono.
Il tecnico di radiologia con il medico radiologo, eseguiranno delle scansioni mirate per studiare l’ipofisi.
L’esame consta di una pre-contrastografica ed una post-contrastografica.
Come ci si prepara all’esame?
Ci sono alcune indicazioni utili da eseguire prima di sostenere una Risonanza magnetica. Durante l’esame, inoltre, potrebbe essere richiesto al paziente di indossare un camice monouso e rimuovere tutti gli oggetti metallici dal proprio corpo quali:
- Reggiseno;
- Orologi;
- Forcine;
- Bracciali;
- Collane;
- Occhiali;
- Orecchini;
- Anelli;
- Cellulari;
- Portafogli.
Tutti gli effetti personali verranno riposti in un apposito armadietto e sarà cura della struttura provvedere alla custodia.
Quali sono le controindicazioni generali in RM
Le controindicazioni generali in RM riguardano i pazienti portatori di dispositivi o frammenti di natura metallica, quali ad esempio:
- Pacemaker;
- Neurostimolatori;
- Microinfusori;
- Schegge metalliche;
- Apparecchi acustici;
- Protesi metalliche;
- Suture metalliche;
- Spirale intrauterina.
Qualora vi sia anche un solo dispositivo tra quelli elencati, non rimovibili, non sarà possibile l’esecuzione della Risonanza.
L’esame è sconsigliato nelle donne in gravidanza, specialmente nei primi 3-4 mesi: occorre, infatti, che la paziente informi il medico circa lo stato di gravidanza, anche se presunto, così da ponderare i rischi con i benefici che ci si attende dall’esame.
La presenza di tatuaggi (in particolare colorati con materiale ferromagnetico) possono creare artefatti e dubbi interpretativi se localizzati vicino l’area di studio durante un esame RM. Inoltre è possibile avvertire una forte sensazione di calore durante l’esecuzione dell’esame causata dai pigmenti ferromagnetici presenti nel tatuaggio.
Quali sono le controindicazioni se viene somministrato il mezzo di contrasto in un Risonanza magnetica dell’ ipofisi?
L’allergia al mezzo di contrasto di RM rappresenta una controindicazione, sebbene sia una sostanza che presenta meno rischi di reazioni allergiche, rispetto ai mezzi di contrasto iodati, tuttavia attraverso una predicazione antistaminica è possibile eseguire l’esame.
Una grave insufficienza renale e/o epatica rappresentano una controindicazione assoluta all’utilizzo del mezzo di contrasto per evitare l’insorgere di una patologia rara come la fibrosi sistematica nefrogenica.
Come ci si prepara ad un esame con mezzo di contrasto in risonanza magnetica?
Per tutti gli esami dove viene impiegato il gadolinio è richiesto al paziente un digiuno di almeno 6 ore prima dell’inizio dell’esame.
È necessario effettuare, entro i 20 giorni precedenti l’esecuzione della risonanza, alcuni esami di laboratorio come la creatinina ed azotemia.
Per le donne in fase di allattamento è richiesta un’attenzione particolare: l’assunzione di MDC, infatti, obbliga a raccogliere e conservare il latte prima dell’assunzione del suddetto, così da somministrarlo al bambino nelle 24 ore successive all’esecuzione dell’esame, per evitare che la sostanza assunta venga in qualche modo trasmessa e ingerita dal bambino attraverso il latte materno.
Occorre comunicare al personale medico qualunque reazione allergica subita in passato, in modo da praticare, eventualmente, la preparazione antiallergica;
Quanto dura l’esame?
La Risonanza Magnetica dell’ipofisi con e senza mezzo di contrasto ha una durata media di 40 minuti.
Quanto costa la risonanza magnetica dell’ipofisi con mdc?
In regime privato o solvente negli studi radiologici privati, il costo varia da un massimo di 350 euro ad un minimo di 150 euro.