La tac polso è un esame radiologico che, mediante l’impiego di raggi X, consente di elaborare immagini su tutti i piani spaziali permettendo di valutare, soprattutto, le fratture complesse, le lussazioni e le sublussazioni causate in seguito a traumi d’impatto o distorsioni.
La maggior parte dei traumi contusivi diretti del polso sono legati ad incidenti stradali, mentre le lesioni alle strutture legamentose sono legati a traumi sportivi o domestici.
La TAC polso non è frequentemente richiesta dagli specialisti rispetto alle altre metodiche di imaging. La ridotta percentuale di prescrizione è legata soprattutto all’impiego di una dose di radiazioni notevolmente maggiore rispetto alla radiografia del polso e ad una valutazione dei tessuti molli dell’articolazione (tendini, legamenti) meno dettagliata rispetto ad una risonanza magnetica del polso che, inoltre, non impiega radiazioni ionizzanti.
Tuttavia, rimane la metodica più efficace per la valutazione di:
- Microfratture ossee;
- Fratture ossee complesse;
- Per pazienti che non possono eseguire la Risonanza Magnetica, in quanto portatori di pacemaker o protesi ferromagnetiche.
Quando è necessario eseguire una TAC del polso?
La TAC polso, come accennato precedentemente, viene prediletta rispetto ad una risonanza magnetica per i pazienti:
- Claustrofobici;
- Abbiano oggetti metallici impiantati sul corpo o altri materiali non compatibili con un esame di risonanza.
La TAC polso, permette l’ottimale localizzazione dei vari frammenti ossei, in caso di fratture scomposte pluriframmetarie, fornendo un aiuto imprescindibile allo specialista ortopedico che si accinge ad eseguire uno tra i seguenti interventi:
- Impianto di Mezzi di sintesi con placche e viti;
- Impianto di Fili di kirschner;
Quali patologie si possono diagnosticare con la TAC del polso?
La maggior parte delle patologie studiate con questa metodica sono legate a fattori traumatologici, sclerotici e, meno frequentemente, a fattori neoplastici.
Qualora il medico radiologo abbia dubbi interpretativi dopo una radiografia del polso e soprattutto in caso di fratture ossee complesse, la TAC rappresenta l’esame migliore per valutare la componente ossea, poiché permette lo studio su tutti i piani spaziali dell’articolazione e presenta una specificità maggiore.
Infatti la TAC del gomito permette di diagnosticare le seguenti patologie:
- Fratture complete, parziali e pluriframmentarie a carico della:
- Ossa carpali (scafoide, semilunare, piramidale, pisiforme, capitato, uncinato, trapezio e trapezoide);
- Epifisi distale dell’Ulna;
- Epifisi distale del Radio;
- Processo stiloideo dell’Ulna.
- Lussazioni o sub lussazioni del polso non evidenziabili attraverso la radiografia;
- Alterazioni ossee Osteosclerotiche e Osteofitosiche;
- Alcune lesioni neoplastiche.
Come si esegue una TAC polso?
Il paziente viene accolto in sala TAC dal tecnico di radiologia, esecutore dell’esame.
Prima di eseguire la TC del polso è necessario che il paziente rimuova eventuali oggetti metallici presenti, dalla parte oggetto di studio.
Il paziente viene invitato a sdraiarsi sul lettino porta paziente in decubito prono o supino con l’arto in esame disteso sopra la testa. Il paziente verrà, inoltre, invitato a spostarsi verso il lato opposto dell’arto in esame in modo da centrare l’articolazione del polso in esame al centro del lettino. È possibile predisporre dei cuscini di supporto per favorire l’immobilizzazione e la stabilità articolare del polso e della mano.
Il TSRM, quindi, inserisce l’arto del paziente al centro dell’ampio gantry della TAC e attraverso alcuni centratori luminosi predispone il corretto posizionamento.
Per una migliore qualità dell’immagine, è necessario che il paziente rimanga immobile durante l’esame ed esegua le istruzioni del tecnico di radiologia.
La scansione tac comprenderà tutte le ossa carpali, l’epifisi distale dell’ulna e del radio e tutti i tessuti molli adiacenti alle ossa sopramenzionate e permetterà la valutazione dell’articolazione nella sua interezza (ossa, muscoli, legamenti e tendini).
La TAC polso verrà acquisita in assiale e attraverso algoritmi di ricostruzione, processati dal software- MPR-, sarà possibile visualizzare e valutare l’articolazione in 3D.
Il medico radiologo si occuperà di studiare, valutare e refertare le possibili lesioni e le patologie muscolo tendinee ed ossee.
L’apparecchiatura Tac non è controindicata in soggetti claustrofobici e può essere eseguita in pazienti portatori di pacemaker, protesi metalliche e defibrillatori interni.
Quanto dura l’esame?
L’esame TAC Polso dura circa 10 minuti.
Come ci si prepara all’esame?
La TC Polso non richiede alcuna particolare preparazione, non è invasiva e non è dolorosa.
Esistono controindicazioni?
La TAC polso comporta l’esposizione del paziente a radiazioni ionizzanti, occorre ponderare gli eventuali rischi con il beneficio che ci si attende dall’esame. I moderni macchinari, tuttavia, hanno ridotto sensibilmente la quantità emessa di radiazioni ionizzanti.
Per tali motivi, la TAC è controindicata per le donne in presunto o accertato stato di gravidanza ad eccezione che tale esame sia imprescindibile per salvaguardare lo stato di salute della donna e solo dopo aver sentito il parere del Radiologo e del Ginecologo.
Quanto si aspetta per una prenotazione Tac polso? E quanto costa l’esame?
La maggior parte degli ospedali hanno liste di attesa di diversi mesi per gli esami diagnostici radiologici articolari soprattutto quello in regime di convenzione con il SSN.
Alcuni studi radiologici privati possono eseguire l’esame Tac Polso in tempi brevissimi pagando l’intera somma dell’esame che si aggira, di solito, tra 80/140 euro