Tra gli esami di routine per la sintomatologia della sinusite troviamo la radiografia dei seni paranasali. Questo esame medico radiologico è utile per la valutazione delle strutture pneumo-ossee del cranio.
La radiografia dei seni paranasali e del cranio, di solito, viene richiesta dal medico curante o da uno medico specialista in otorinolaringoiatria o in neurologia solo dopo un’accurata visita.
Cosa sono i seni paranasali?
I seni paranasali sono delle strutture anatomiche del cranio che si trovano esattamente attorno al naso e comunicano direttamente con le cavità nasali situate all’interno e separate dal setto nasale. Le cavità nasali umidificano, riscaldano e depurano l’aria inspirata grazie alla presenza di muco e ciglia che trattengono le impurità; nella parte superiore, inoltre, contengono cellule specializzate nella percezione degli odori. I seni paranasali sono rivestiti da mucose respiratorie come la fossa nasale.
Con la radiografia dei seni paranasali siamo in grado di visualizzare anche altre strutture anatomiche del cranio, come:
- Seni Frontali;
- Seni Mascellari;
- Seni Etmoidali
- Seni Sfenoidali;
Queste strutture sono degli spazi ripieni di aria che favoriscono il sostegno della struttura anatomica facciale, aiutando la fluidificazione delle vie aeree, riducendo il peso della testa sul collo.
Perchè eseguire una radiografia dei seni paranasali?
La radiografia dei seni paranasali viene prescritta maggiormente per lo studio di patologie flogistiche (che possono essere acute, ricorrenti, sub-acute, croniche).
Le patologie flogistiche ed allergiche dei seni paranasali e frontali, infatti, sono spesso causa di algie resistenti a terapia. Esse sono conosciute meglio come sinusite o rinosinusite.
In particolare, la rinosinusite può essere classificata in:
- rinosinusite acuta;
- rinosinusite cronica;
- rinosinusite cronica micotica dei seni paranasali.
Alcune patologie, inoltre, possono essere di natura infiammatoria e diagnosticabili con esami di secondo livello come la Tac dei seni paranasali. Tali sono, ad esempio:
- Granulomatosi di Wegner, caratterizzata dall’ispessimento della mucosa della cavità nasale e variabile distruzione ossea, in particolare del setto nasale. In fase tardiva degenera in distruzione ossea bilaterale simmetrica, con frequente interessamento di orbite e base cranica.
- Infiammazione da abuso di cocaina, che può comportare la degradazione delle strutture ossee centrofacciali: causando progressione centrifuga del setto.
Come viene eseguita la radiografia dei seni paranasali ?
La radiografia dei seni paranasali è un esame di breve durata eseguito tramite impiego di radiazioni ionizzanti; il fascio di raggi X, prodotto dal tubo radiogeno interagisce con il corpo del paziente fornendo un’immagine oscurata della zona dei seni.
Prima di eseguire una radiografia dei seni paranasali o del cranio è necessario che il paziente scopra la parte oggetto di studio e rimuova eventuali oggetti metallici presenti nella zona interessata (piercing, orecchini, collane, fermagli, protesi dentarie mobili).
Il paziente verrà invitato ad indossare un dispositivo di radioprotezione per proteggere le gonadi
L’esame standard consiste nell’ acquisizione di due radiogrammi uno in P.A. (Posteriore-Anteriore) e uno in L.L. (Latero- Laterale).
La proiezione P.A. (occipito-naso-mento) viene effettuata in ortostatismo, ovvero in posizione eretta, con naso e mento poggiati sul tavolo radiologico e con la bocca leggermente aperta e con le braccia in posizione di riposo.
La proiezione L.L. viene effettuata in posizione eretta ma in laterale, poggiando l’orecchio – sinistro o destro – sul tavolo radiografico, il collo viene esteso e la mandibola leggermente sollevata, le spalle quanto più possibile abbassate.
Esistono, inoltre, ulteriori proiezioni del cranio in relazione al quesito clinico; anche se ormai per la valutazione di traumi facciali e cranici e più indicato eseguire una Tac Cerebrale per trauma cranico o ancor più indicato una Tac seni paranasali perché, seppur impiegano una dose maggiore di radiazioni ionizzanti, permettono una valutazione accuratissima delle ossa, permettendo di diagnosticare anche microfratture non visibili con una radiografia.
Quanto dura l’esame radiografia dei seni paranasali?
La radiografia dei seni paranasali ha una durata media di 10 minuti.
Esistono controindicazioni per l’esame della radiografia del cranio?
La radiografia del cranio e dei seni paranasali, considerato l’impiego di radiazioni ionizzanti, è assolutamente sconsigliata per le donne in presunto o accertato stato di gravidanza ad eccezione che tale esame sia imprescindibile per salvaguardare lo stato di salute della donna e dopo aver sentito il parere del Radiologo e del Ginecologo.
Per i bambini di età da 0 a 16 anni si consiglia la prescrizione medica e la consulenza di un Medico Radiologo, prima dell’esecuzione.
La radiografia del cranio non è un esame invasivo e non richiede alcun tipo di preparazione
Tempi di attesa e costi
La radiografia dei seni paranasali e del cranio è un esame molto richiesto dai medici specialisti e dal medico curante infatti le liste di attesa in una struttura ospedaliera possono essere abbastanza lunghe anche 2/3 mesi. Tale esame può essere eseguito in tutti i centri radiologici privati e convenzionati, dove la lista di attesa si riduce notevolmente, anche in una settimana potete eseguire l’esame. Il costo di una radiografia dei seni paranasali può oscillare tra 40 e 70 euro in regime di solvenza cioè privato.