L’ecografia alla spalla è un’indagine di primo livello per lo studio delle strutture muscolo tendinee dell’articolazione più complessa e mobile del nostro organismo. Lo studio ecografico della spalla permette di visualizzare le lesioni alla cuffia dei rotatori, la struttura muscolo-tendinea più delicata da un punto di vista biomeccanico e quindi maggiormente esposta a lesioni traumatiche; il complesso mio-tendineo è costituito dai tre tendini extra rotatori (sovraspinato, sottospinato e piccolo rotondo) e da uno intra-rotatore (sottoscapolare), collegati fisicamente e funzionalmente dall’intervallo dei rotatori. Il passaggio mio-tendineo dei tendini e l’inserzione sulla testa dell’omero costituiscono le sedi più frequenti di lesioni traumatiche degenerative.
Grazie all’ecografia alla spalla si possono diagnosticare lesioni del profilo dei tendini della cuffia dei rotatori che possono essere:
- Lesioni Parziali
- Lesioni Parcellari
- Lesioni Totali
Tali lesioni possono essere su tutto il profilo tendineo o sole in parte ed inoltre a tutto spessore o non a tutto spessore.
Le altre metodiche utili per diagnosticare lesioni della spalla sono: la Risonanza magnetica della spalla che permette una valutazione completa dei tessuti molli dell’articolazione, la Radiografia della spalla che è l’esame di primo livello utile a valutare la componente ossea e la Tac della Spalla utilizzata come completamento diagnostico dopo una radiografia o qualora il paziente non può sottoporsi alla risonanza magnetica.
Cenni di Anatomia nell’ecografia alla spalla
Il complesso articolare della spalla ha la massima mobilità permettendo di orientare l’arto superiore in tutti e tre i piani dello spazio:
- Flessione-estensione
- Abduzione-adduzione
- Intra rotazione-extra rotazione
La spalla è formata da:
- Ossa;
- Muscoli;
- Legamenti;
- Tendini;
- Borse articolari.
Le ossa che formano la spalla sono: Omero, Scapola, Clavicola.
Cosa si vede attraverso un‘ecografia alla spalla?
Le strutture articolari che possiamo vedere con una ecografia della spalla sono:
- Acromion-Claveare;
- Scapolo-Omerale;
- Sterno-Claveare;
- Scapolo-Toracica;
I muscoli che possiamo visualizzare con un ecografia della spalla sono:
- Muscolo deltoide (anteriore, medio, posteriore);
- Muscolo gran pettorale;
- Muscolo latissimo del dorso;
- Muscolo capo lungo del bicipite;
- Muscolo grande rotondo;
- Muscolo sovraspinato;
- Muscolo sottospinato;
- Muscolo trapezio medio;
- Muscolo elevatore della scapola;
I Legamenti visualizzati nell’ecografia della spalla:
- Legamento Coraco-acromiale;
- Legamento Acromio-Claveare;
- Legamento Gleno-Omerale Medio;
- Legamento Gleno-Omerale Inferiore;
Come si esegue una ecografia alla spalla?
L’ecografia è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni – onde sonore ad alta frequenza – per studiare tutte le strutture dell’articolazione. In genere vengono impiegate sonde lineari ad alta frequenza (7,5-12 MHz). Gli ultrasuoni emessi colpiscono i tessuti e vengono riflessi diversamente in relazione alla composizione del tessuto stesso.
Per eseguire un’ecografia alla spalla il paziente verrà invitato a scoprire l’arto oggetto di studio ed il torace ed a sedersi sul lettino porta paziente; verrà inoltre richiesto di mantenere l’immobilità durante la durata dell’esame.
Il medico radiologo, che svolgerà l’esame, ungerà la sonda con del gel ecografico per facilitare lo scivolamento della stesa sulla spalla del paziente.
L’esame consta nello studio di cinque versanti:
- Versante Superiore, si studia lo spazio articolare acromion-claveare, le superfici ossee, le inserzioni capsulari ed il lume articolare. Spostandosi posteriormente si evidenzia il muscolo trapezio, tale scansione è utile per l’accertamento del trofismo muscolare. Tale patologia può essere legata a diverse condizioni, tra cui: lesioni croniche della cuffia dei rotatori, alcune malattie neuro-muscolari, la sarcopenia da immobilizzazione o allattamento prolungato ed infine l’età avanzata;
- Versante Anteriore, con la mano ruotata verso l’alto e il gomito flesso, si studia il tendine capolungo del bicipite ed il legamento coraco-omerale, più medialmente si visualizza il tendine sottoscapolare e la borsa sotto-acromion deltoidea;
- Versante Laterale, in questa fase si studia il fascio medio del muscolo deltoide inserito nel trochite omerale tramite il tendine sovraspinato.
- Versante Posteriore, le scansioni posteriori studiano il sottospinato, il piccolo rotondo, il profilo osseo della glena scapolare e il cercine cartilagineo glenoideo posteriore.
- Versante Inferiore, eseguito con le braccia alzate e qualora possibile in decubito supino, si pone la sonda nel cavo ascellare e si studia il versante inferiore dell’articolazione gleno-omerale, il recesso ascellare della capsula articolare. Sarà visualizzato anche il versante inferiore dell’omero e il cercine glenoideo.
Quali patologie si possono diagnosticare con un ecografia alla spalla?
La maggior parte dei problemi articolari a carico della spalla sono causati da fattori traumatici o degenerativi, attraverso l’ecografia alla spalla possiamo valutare:
- Alterazione Ossee
- Osteofiti acromion-claveari;
- “Spur” Sotto-acromiali;
- Cisti e sclerosi della grande tuberosità omerale;
- Lesione Tendinee
- Tendinopatie Degenerativa riguarda i robusti tendini di ancoraggio privi di guaina sinoviale. Il tendine appare ispessito ipoecogeno con ecostruttura disomogenea.
- Rottura Parziale (Articolare, Bursale, Intratendinea). Il tendine più frequentemente interessato è il sopraspinoso.
- Rottura Completa a tutto spessore tendini della spalla (longitudinale, orizzontale);
- Versamento Endoarticolare. Si verifica quando c’è una fase acuta di un artrite e nelle fasi iniziali costituisce l’unica alterazione presente. Il versamento può essere intrarticolare o extrarticolare della spalla.
- Borsiti della Spalla. Le borsiti sinoviali della spalla coinvolte più frequentemente sono borsa sottodeltoidea e borsa sottoscapolare. Ecograficamente appare distesa da versamento articolare con le pareti ispessite.
Ci sono controindicazioni?
L’ecografia alla spalla è una tecnica diagnostica non dannosa dal momento che non impiega raggi X– radiazioni ionizzanti– non è invasiva e non è dolorosa. Ciò consente non solo di ripetere l’esame nel tempo, ma anche di monitorare l’evoluzione di una patologia. Inoltre, l’ecografia della spalla consente di ottenere immagini in movimento – ovvero dinamiche – osservando, ad esempio, i tendini durante la contrazione.
Come ci si prepara all’esame?
L’ecografia spalla non richiede alcuna particolare preparazione. Il paziente dovrà semplicemente portare con sé eventuali esami fatti in precedenza necessari per la valutazione della zona da sottoporre ad ecografia. Inoltre, sarà utile indicare chiaramente al medico ecografista la diagnosi sospettata o, comunque, il sintomo individuato dallo stesso paziente o dal medico curante che richiede l’effettuazione dell’ecografia: la conoscenza di questi elementi permetterà al medico ecografista di formulare un quadro clinico più preciso.
E dopo l’esame?
Una volta terminato l’esame non è necessaria alcuna attesa, ad eccezione del tempo necessario per la stesura e consegna del referto correlato di immagini. Il paziente può tranquillamente riprendere le normali attività quotidiane.