Per una donna la sensazione di dolore al seno è un fastidio comune e non indifferente. Può spesso capitare, infatti, di allarmarsi sentendo un fastidio al seno che sfocia poi in dolore, ed è per questo che risulta utile considerare le cause che portano a questo ed individuare, così, la giusta cura da seguire. In merito, vi è un ampio ventaglio di possibilità cliniche, dalle cause più comuni a quelle più specifiche.
Quali sono le possibili cause?
Partendo da una diagnosi più comune il dolore al seno può essere dovuto alle oscillazioni ormonali e ai seni fibrocistici. Durante il ciclo mestruale di una donna, infatti, è facile constatare una fluttuazione ormonale di estrogeni e progesterone. Questi due ormoni possono essere causa del dolore al seno, generando sensazioni di gonfiore e di presenza di grumi che, talvolta, possono portare al dolore. Se la causa del dolore è dovuta alle fluttuazioni ormonali si noterà, solitamente, un aumento del fastidio 2/3 giorni prima del periodo mestruale, ma potrebbe anche essere percepito per il periodo successivo. Di norma, tenere un registro dei propri periodi e annotare quando si verificano i dolori aiuta a determinare se il dolore al seno è legato al proprio ciclo mestruale o meno.
Con l’avanzamento dell’età spesso questo dolore tende ad aumentare a causa della maggiore sensibilità agli ormoni da parte delle donne.
Pubertà, gravidanza e menopausa rappresentano i tre periodi di sviluppo che potenzialmente causano il dolore al seno. Normalmente, superata una certa età, i seni sperimentano cambiamenti noti come involuzione, dal momento che il tessuto del seno viene gradualmente sostituito dal grasso. Come effetto collaterale di questo processo possono formarsi cisti o tessuti più fibrosi. I tessuti mammari fibrocistici possono spesso essere causa di dolore al seno dal momento che aumenta la sensibilità dello stesso nelle parti superiori ed esterne, dando al tatto una sensazione di grumi di dimensioni sempre maggiori.
Può l’allattamento essere la causa dei dolori al seno?
La fase dell’allattamento è uno dei momenti più delicati nella vita di una donna: esso, infatti, rappresenta la fase principale di nutrimento del neonato. Di norma l’allattamento al seno non provoca dolore ma, qualora ci fosse, può essere dovuto ad alcune cause cliniche. La mastite, ovvero un’infezione dei condotti del latte, può essere causa di forti dolori al seno durante l’allattamento, con conseguente sensazione di prurito, bruciore e presenza di vesciche sui capezzoli; una condizione, questa, facilmente trattabile con una terapia antibiotica. L’ingranamento, ovvero il rigonfiamento del seno dovuto ad una impossibilità momentanea di allattare, può determinare dolore al seno, richiedendo alcune manovre manuali per svuotarlo dal latte in esso contenuto. Anche il bambino può essere causa di forti dolori, in particolare ai capezzoli, quando in fase di allattamento non si blocca adeguatamente al capezzolo.
Anche altre cause possono far sorgere dolore al seno. Una dieta squilibrata e scorretta, ricca di grassi e carboidrati raffinati, può essere causa di forti dolori. Il dolore può anche formarsi dopo un intervento chirurgico o essere congenito nelle donne con seni grandi e non proporzionati alla propria conformazione, causando disagio sul collo e sulle spalle. L’assunzione di determinati farmaci (antidepressivi, antibiotici, farmaci per terapie ormonali o per problemi cardiaci) possono spesso causare dolore al seno; in questo caso occorrerà rivolgersi al proprio medico curante, valutando l’assunzione di farmaci alternativi.
Anche il fumo può essere causa di dolore al seno dato che aumenta i livelli di epinefrina nel tessuto dello stesso.
Spesso si tende a credere che il dolore al seno sia legato alla presenza di un cancro. Di norma il dolore al seno non è direttamente legato alla presenza di tumori, ma se il dolore percepito è spesso localizzato in un’unica zona e continuo nel tempo senza variazioni di dolore, è consigliabile contattare il proprio medico curante ed esporre le proprie incertezze, così da avere il miglior quadro clinico possibile attraverso i corretti esami da svolgere.
Quali sono gli esami radiologici idonei ad accertare possibili cause del dolore al seno?
Attraverso la Mammografia e la Tomosintesi i medici sono in grado di identificare anomalie nel tessuto del seno. Con un’Ecografia Mammaria, invece, è possibile eseguire una scansione che penetra i tessuti del seno, così da identificare eventuali cisti nel tessuto analizzato senza bisogno di esporre la donna a radiazioni ionizzanti. La Risonanza Magnetica Mammaria viene invece spesso utilizzata per creare immagini dettagliate del tessuto del seno ed identificare lesioni potenzialmente cancerose. Con una Biopsia al Seno (ovvero tramite la rimozione di una parte di tessuto mammario) il medico può esaminare accuratamente la porzione di tessuto al microscopio per determinare la presenza o meno di cellule cancerose. Attraverso questa lista di esami un medico è in grado di determinare se il dolore al seno è, eventualmente, correlato al cancro, o se, questo, è legato ad altre cause.