Cos’è il mezzo di contrasto in risonanza magnetica?
Il mezzo di contrasto in risonanza magnetica permette di modificare temporaneamente le proprietà magnetiche dell’organo o distretto studiato, migliorando sensibilmente la qualità delle immagini ottenute durante un esame.
Il mezzo di contrasto in risonanza magnetica presenta alcune caratteristiche quali:
- Deve poter interagire magneticamente con i nuclei degli atomi di idrogeno;
- Deve alterare, a basse dosi, alcuni parametri responsabili del contrasto dell’immagine di risonanza magnetica;
- Deve possedere bassa tossicità;
- Deve essere eliminato in un periodo di tempo sufficiente per l’acquisizione delle immagini ma abbastanza breve (ore)
I mezzi di contrasto in RM sono costituiti da atomi o molecole con differente azione, in grado di incrementare il segnale (mdc positivi) ma anche di abbassarlo (mdc negativi).
In particolare l’effetto del mezzo di contrasto si manifesta sui tempi di rilassamento di T1 e T2, a seconda del mezzo di contrasto e della sequenza impiegata, si potranno avere immagini T1 dipendenti e T2 dipendenti.
Che mezzo di contrasto si utilizza nella Risonanza Magnetica?
Il Gadolinio è il mezzo di contrasto principalmente utilizzato in risonanza magnetica. Al fine di essere somministrata, questa terra rara tossica per l’organismo, deve essere legata ad una molecola, chelante, per ridurre il livello di tossicità. Quando il gadolinio viene iniettato, le proprietà magnetiche delle molecole di acqua presenti nel nostro corpo vengono alterate, migliorando sensibilmente la qualità delle immagini RM ottenute durante un esame. Gli atomi di gadolinio non emettono direttamente segnali magnetici ma modificano temporaneamente le proprietà paramagnetiche delle zone del corpo in cui vanno a fissarsi.
Come si assume e a cosa serve il gadolinio?
Il mezzo di contrasto iniettato per via endovenosa, solitamente attraverso un accesso venoso posto sul braccio del paziente, viene utilizzato, in particolare, per ottimizzare immagini di RM. Esso agisce e migliora l’acquisizione di immagini di:
- Organi interni: cuore, polmoni, fegato, ghiandole surrenali, reni, pancreas, milza, utero e vescica
- Il tratto gastrointestinale: inclusi stomaco, intestino tenue e crasso
- Arterie e vene del corpo: circolo ematico cerebrale, collo, torace, addome, pelvi e gambe
- I tessuti molli del corpo, compresi muscoli e grasso
- Cervello
- Mammelle
È possibile iniettare una piccola quantità di gadolinio direttamente all’interno della capsula articolare per l’esecuzione di alcuni esami come l’artroRm, per diagnosticare alcune patologie articolari non evidenziabili attraverso una RM senza contrasto.
Come ci si prepara ad un esame con mezzo di contrasto?
Se viene impiegato il gadolinio è necessario un digiuno di almeno 6 ore prima dell’inizio dell’esame. È necessario effettuare, entro i 20 giorni precedenti l’esecuzione dell’esame, gli esami del sangue utili a verificare la funzionalità renale come la creatinina ed azotemia.
Il gadolinio viene normalmente eliminato con le urine entro le 24 ore successive all’iniezione.
Occorre comunicare al personale medico qualunque reazione allergica subita in passato, in modo da praticare, eventualmente, la preparazione antiallergica;
Poiché i materiali di contrasto portano un lieve rischio di reazioni avverse – o allergiche – è necessario informa il medico sui seguenti elementi:
- Allergie a materiali di contrasto, cibo, medicine, coloranti, conservanti o animali
- Farmaci che si assumono, compresi i supplementi a base di erbe
- Recenti malattie, interventi chirurgici o altre condizioni mediche
- Pregressi casi di asma e febbre da fieno
- Pregressi di malattie cardiache, diabete, malattie renali, problemi tiroidei o anemia falciforme
Il medico, poi, fornirà istruzioni specifiche su come prepararsi a sostenere l’esame.
Quali sono le controindicazioni generali e quelle al mezzo di contrasto?
Le controindicazioni della risonanza magnetica con mezzo di contrasto sono le medesime di quelle che si registrano per gli altri tipi di risonanza magnetica. Infatti non possono sottoporsi a tale esame i pazienti portatori di dispositivi o frammenti di natura metallica, quali ad esempio pacemaker, neurostimolatori, schegge (quelle nell’occhio in particolare), apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche.
L’esame è sconsigliato nelle donne in gravidanza, specialmente nei primi 3-4 mesi: occorre, infatti, che la paziente informi il medico circa lo stato di gravidanza, anche se presunto, così da ponderare i rischi con i benefici che ci si attende dall’esame.
Per le donne in fase di allattamento è richiesta un’attenzione particolare: l’assunzione di MDC, infatti, obbliga a raccogliere e conservare il latte prima dell’assunzione del suddetto, così da somministrarlo al bambino nelle 24 ore successive all’esecuzione dell’esame, per evitare che la sostanza assunta venga in qualche modo trasmessa e ingerita dal bambino attraverso il latte materno.
Anche l’allergia al mezzo di contrasto di rm rappresenta una controindicazione
Una grave insufficienza renale e/o epatica rappresentano una controindicazione assoluta
Quali gli effetti collaterali e le reazioni allergiche?
Al momento dell’iniezione del mezzo di contrasto è possibile avvertire alcuni effetti indesiderati quali: lieve cefalea e/o nausea e senso di bruciore sul sito di iniezione.
Una piccola percentuale può presentare un calo pressorio e sensazione di testa vuota.
E’ poco probabile che il gadolinio produca una reazione allergica rispetto a un mezzo di contrasto a base iodata. Il mezzo di contrasto utilizzato in Risonanza magnetica, raramente e in particolari soggetti predisposti, può causare reazioni allergiche durante o post esame, creando uno stato di malessere che può sfociare in reazioni che da lievi possono successivamente divenire gravi. Infatti è molto raro che i pazienti si mostrino allergici al gadolinio, e, solitamente le reazioni saranno lievi e facilmente curabili.
Le reazioni a gadolinio posso distinguersi in:
- Lievi (vertigini, nausea, malessere diffuso)
- Moderate (orticaria)
- Severe (difficoltà respiratoria e gonfiore diffuso)
La probabilità di reazioni allergiche moderate e severe è rispettivamente 1 su 1000 e 1 su 10000 con gadolinio.
Per evitare l’insorgere di una patologia rara come la fibrosi sistematica nefrogenica è sempre consigliata una valutazione accurata della funzione renale prima di svolgere l’esame, così da evitare il rischio di questa complicanza dovuta all’iniezione del gadolinio.
Quanto dura una risonanza magnetica con mezzo di contrasto?
I tempi per una risonanza magnetica con mezzo di contrasto variano a seconda del distretto che si sta esaminando e delle sequenze impiegate, tuttavia la durata dell’esame è compresa tra i 30 minuti e i 70 minuti.
Esistono altri mezzi di contrasto in risonanza magnetica oltre al gadolinio?
Il gadolinio, come detto precedentemente, è il mezzo di contrasto più utilizzato in risonanza magnetica. Esistono comunque altri agenti di contrasto quali:
- Ossido di ferro, che fa parte dei mdc reticoloendoteliali, trova impiego per lo studio del fegato, del midollo osseo, della milza e a livello linfonodale.
- Emoglobina, presente in tutti i globuli rossi dell’organismo umano, è la molecola che gioca il ruolo più importante nel trasporto dell’ossigeno e dell’anidride carbonica. Viene utilizzato come mezzo di contrasto intrinseco cioè naturalmente presente nel corpo, e trova principale applicazione nella Risonanza Magnetica Funzionale.